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VON DER LEYEN ALLA RICERCA DI UNA MAGGIORANZA

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La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, è in piena attività per costruire una nuova maggioranza in vista di una possibile riconferma alla guida della Commissione. In un recente dibattito all'Europarlamento, von der Leyen ha chiarito la sua strategia: aprire ai conservatori rappresentati da Giorgia Meloni e chiudere le porte all'estrema destra di Marine Le Pen. Questa mossa ha scatenato un acceso dibattito all'interno dei gruppi politici che attualmente la sostengono, evidenziando tensioni e divergenze.

La Mossa di von der Leyen

Durante il dibattito, von der Leyen ha elogiato la premier italiana Giorgia Meloni, definendola un’europeista convinta e sottolineando la sua chiara posizione contro Vladimir Putin. "Lavoro bene con lei", ha dichiarato von der Leyen, indicando come Fratelli d’Italia rispetti due dei tre criteri fondamentali del Partito Popolare Europeo (PPE) per entrare in maggioranza: essere filo-europei e filo-ucraini. Tuttavia, von der Leyen ha mantenuto un tono più cauto riguardo al terzo criterio, il rispetto dello stato di diritto, e ha riconosciuto le differenze di approccio sui diritti della comunità LGBTIQ+.

Le Reazioni delle Altre Forze Politiche

L'apertura di von der Leyen a Meloni ha provocato reazioni immediate e forti da parte dei socialisti e dei liberali. Sandro Gozi, esponente di Renew Europe, ha avvertito: "Più lei apre a Meloni e a Fratelli d'Italia, più noi diciamo no. Se vuole aprire a questi, rinuncia a noi." Anche Nicolas Schmit, candidato dei socialisti, ha attaccato frontalmente il governo italiano, criticando le politiche sui diritti delle donne e dei media. Queste dichiarazioni hanno innescato la reazione indignata dei sostenitori di Meloni, con Carlo Fidanza di Fratelli d'Italia che ha chiesto alla segretaria del PD, Elly Schlein, di dissociarsi.

Il Nodo della Maggioranza

Il vero nodo da sciogliere per von der Leyen e il PPE riguarda la definizione dei confini della loro alleanza. Manfred Weber, leader del PPE, ha ribadito che la cooperazione con socialisti e Renew rimane prioritaria, ma ha anche espresso interesse verso una possibile collaborazione con Meloni. Tuttavia, l'ipotesi di includere altre forze di destra, come i polacchi di PiS o Viktor Orban, è esclusa. In questo contesto, il recente allontanamento di AfD dal gruppo Identità e Democrazia, spinto da Marine Le Pen, ha ulteriormente agitato le acque. Nonostante i tentativi di Le Pen di presentarsi in modo più istituzionale, von der Leyen ha ribadito il suo rifiuto: "Le Pen e AfD vogliono distruggere l'UE, sono amici di Putin."

La strada verso una nuova maggioranza per Ursula von der Leyen è complessa e piena di insidie. La presidente della Commissione deve bilanciare gli interessi contrastanti dei diversi gruppi politici, mantenendo al contempo una linea coerente sui principi fondamentali dell'Unione Europea. L'apertura a Giorgia Meloni potrebbe rappresentare una mossa strategica per ottenere il supporto necessario, ma rischia di alienare il sostegno dei socialisti e dei liberali, rendendo ancora più incerto il futuro politico dell'UE.

26/05/2024

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