Malattie metaboliche, cardiovascolari e neurodegenerative, obesità, tumori e invecchiamento sono collegati da un fil rouge che in molti ignorano: l’alimentazione.
Il professor Valter longo, che opera sia negli Usa che in Italia, ritiene che l’alimentazione sia fondamentale per i pazienti oncologici, in quanto, i cibi assunti durante le terapie, come per esempio le chemioterapiche, influiscono sull’efficacia, sia in senso positivo che negativo.
Il professore sostiene che: “Seguire un regime alimentare specifico, caratterizzato da una severa restrizione calorica di almeno il 50%, bassi livelli di proteine e zuccheri e un contenuto di grassi relativamente elevato, migliorano l’efficacia delle terapie standard.
Dieta e digiuno, - sotto lo stretto controllo di uno specialista, - rappresentano una terapia integrativa e di supporto, una sorta di jolly”. Al momento lo studio è stato effettuato sul cancro al seno: il campione di donne con più bassi livelli di glicemia presentavano una prognosi migliore. Ma i ricercatori ritengono che questa strategia possa essere efficace anche per altre neoplasie.
09/11/2021
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