Comprendere come funziona la barriera che protegge i nervi periferici del corpo e come intervenire quando si danneggia: è questo l’obiettivo di Minerva, il progetto internazionale coordinato dall’italiano Dario Bonanomi dell’Ospedale San Raffaele di Milano, che ha ottenuto un finanziamento da 10 milioni di euro dallo European Research Council (Erc) nell’ambito dei prestigiosi Erc Synergy Grant 2024.
Il progetto Minerva è uno dei 66 vincitori selezionati in tutta Europa e mira a esplorare una componente fondamentale ma ancora poco conosciuta del nostro corpo: la barriera emato-nervosa, una sorta di “scudo biologico” che difende i nervi periferici, responsabili del movimento, della sensibilità e del corretto funzionamento degli organi.
“La mancanza di conoscenze approfondite su questa barriera limita lo sviluppo di terapie efficaci”, spiega Bonanomi. “Minerva nasce proprio per colmare questo vuoto: capire la struttura e il funzionamento della barriera significa aprire nuove possibilità di cura per milioni di pazienti che oggi convivono con sintomi gravi e poche opzioni terapeutiche.”
Il team coordinato dal San Raffaele riunisce ricercatori di altissimo livello provenienti da tre prestigiose istituzioni europee: l’Istituto Nazionale francese di Salute e Ricerca Medica (Inserm), l’Università di Tartu in Estonia e l’Università di Oxford nel Regno Unito.
Gli studiosi indagheranno la composizione cellulare e molecolare della barriera emato-nervosa e le alterazioni che avvengono in presenza di malattie neurologiche. Sulla base dei risultati, il gruppo punta a sviluppare molecole sintetiche capaci di attraversare questa barriera e trasportare farmaci direttamente ai nervi danneggiati.
Un traguardo che, se raggiunto, potrebbe rivoluzionare il trattamento di numerose patologie neurologiche e rappresentare un passo avanti decisivo nella medicina di precisione.
06/11/2025







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