La nuova ondata di contagi, causata dalla variante Omicron 5, fa paura, tanto da temere una nuova chiusura nel mese di luglio. Per limitare i contagi, che secondo il monitoraggio del Gimbe, nella settimana dal 22 al 28 giugno, sono cresciuti del 50.4% e hanno fatto aumentare i ricoveri ordinari del 25,7% e del 15% nei reparti di terapia intensiva, il governo ha approvato il ‘Protocollo aggiornamento’.
Il documento prevede l’utilizzo dei dispositivi anti-Covid-19 nei luoghi di lavoro, aperti al pubblico, dove non è possibile mantenere una distanza di almeno un metro, mentre nel privato non sono obbligatori. Secondo gli esperti, la percentuale di persone infette rilevata, tramite l’esito dei tamponi inviato al Ministero della Salute, “è sottostimata per il massiccio utilizzo dei tamponi fai-da-te”. Fino al 31 ottobre viene incentivato il lavoro agile per i fragili, è obbligatorio il controllo della temperatura all’ingresso dei luoghi di lavoro, che non potrà essere pari o superiore ai 37,5°, e viene ribadita la necessità della 4/a dose per fragili e immunocompromessi.
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