Tre imbarcazioni con circa 40 persone a bordo ciascuna in pericolo in mezzo al mare, al largo della Libia. Gli allarmi alle Autorità non sono serviti.
A perdere la vita circa 120 persone.
Difficile pensare ci siano sopravvissuti, soprattutto dopo il ritrovamento dei primi corpi.
L'Ocean Viking, come spiegano dalla Ong, era lontana dalla zona segnalata, a 10 ore di cammino. Non è stato possibile raggiungere neppure l'imbarcazione segnalata come più vicina.
La nave ha poi virato verso il gommone e, dopo tante ricerche, il rinvenimento di una decina di copri. Il mare era in condizioni pessime
"Nel pomeriggio la nave My Rose ha avvistato il gommone, ci siamo avvicinati ed è stato come navigare in un mare di cadaveri. Letteralmente. Del natante restava poco, delle persone neanche il nome", ha spiegato a seguire Alessandro Porro, di Sos Mediterranee Italia.
Il dito è puntato contro gli Stati vicini, rei di non aver alzato neppure un dipo per salvare la vita di queste persone, secondo alcuni membri delle Ong.
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