Si è spento a 96 anni Jean-Marie Le Pen, leader storico dell’estrema destra francese e fondatore del Front National, partito che ha segnato profondamente la politica d’Oltralpe. La notizia della sua morte è stata comunicata dalla famiglia all’agenzia di stampa Afp.
Nato il 20 giugno 1928 a La Trinité-sur-Mer, Le Pen è stato protagonista di un lungo e controverso percorso politico. Nel 1972 fondò il Front National, movimento che si contrapponeva al partito gollista e che avrebbe riportato l’estrema destra al centro del dibattito politico nazionale. Celebre per le sue posizioni ultraconservatrici e le dichiarazioni spesso controverse, è stato deputato all’Assemblea nazionale e membro per diverse legislature del Parlamento Europeo.
Tra le sue imprese politiche più significative c’è la sorprendente qualificazione al secondo turno delle elezioni presidenziali francesi del 2002, quando sfidò Jacques Chirac ottenendo il 17,79% dei voti. Un risultato che fece scalpore, portando il Front National al suo apice di consenso. Tuttavia, nel 2007 non riuscì a replicare il successo, fermandosi al primo turno con il 10,44% delle preferenze.
Reazioni dalla Francia
La scomparsa di Le Pen ha scatenato reazioni diverse nel panorama politico francese. Il presidente Emmanuel Macron ha espresso le sue condoglianze alla famiglia, sottolineando che "il ruolo di Jean-Marie Le Pen nella vita pubblica francese per quasi 70 anni è ormai materia di giudizio per la storia". Una posizione che riflette il peso della figura di Le Pen, capace di polarizzare il dibattito pubblico e influenzare il panorama politico del Paese.
Anche il primo ministro François Bayrou ha commentato la notizia, ricordandolo come "una personalità della vita politica francese", nonostante le divergenze ideologiche e gli scontri politici che hanno segnato il suo percorso.
Un’eredità divisiva
Le Monde, nel riportare la notizia della sua morte, ha titolato: "È morto Jean-Marie Le Pen, l’uomo che ha rimesso l’estrema destra al centro del gioco politico francese". Una sintesi efficace dell’eredità lasciata dal leader scomparso, il cui operato ha diviso l’opinione pubblica per decenni.
Se da una parte Le Pen è stato celebrato dai suoi sostenitori come una voce fuori dal coro, capace di portare avanti idee identitarie e nazionaliste, dall’altra è stato aspramente criticato per le sue posizioni considerate xenofobe e discriminatorie.
La morte di Jean-Marie Le Pen chiude un capitolo della storia politica francese, ma lascia aperto il dibattito sul ruolo dell’estrema destra nel panorama democratico contemporaneo. Spetterà alla storia, come sottolineato da Macron, emettere il giudizio finale su una figura tanto influente quanto controversa.
07/01/2025
Inserisci un commento