L’ambasciata russa presente a Kabul, una delle poche sedi rimaste aperte dopo il ritorno dei talebani al potere in Afghanistan, nell’agosto del 2021, ieri è stata colpita da un attentato kamikaze che ha provocato la morte di sei persone e il ferimento di altre.
Tra le vittime vi sono due diplomatici russi e quattro civili afghani, quest’ultimi, in fila alla sezione consolare insieme a molti altri, per ottenere un visto. Né i motivi, né le dinamiche dell’atto terroristico non sono ancora chiari.
Le autorità afghane hanno dichiarato che “l’uomo è stato individuato e ucciso dalle guardie prima di arrivare al proprio obiettivo (il capo della sicurezza dell’ambasciata). L’esplosione è stata causata dagli spari”.
Invece, l’Isis, che ha rivendicato l’attacco suicida, ha divulgato un messaggio su Telegram, scrivendo: “Un combattente si è fatto esplodere con il suo giubbotto suicida durante un raduno di dipendenti russi”.
Mosca ha confermato quanto accaduto e il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato alla stampa: “Ora la cosa più importante è ottenere le informazioni su ciò che è accaduto ai nostri diplomatici”.
06/09/2022
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