Dopo il professor Bassetti, del San Martino di Genova e Giovanni Toti, il presidente della Regione Liguria, il 6 gennaio è stata decisa la scorta anche la professoressa Antonella Viola dell’Università di Padova.
Tutti e tre sono stati minacciati da ignoti no vax per le dichiarazioni a favore del farmaco anticovid, ma nel caso dell’immunologa, a far infuriare sono state le sue parole a favore dei vaccini anche per i bambini.
La professoressa, agli inizi di gennaio, ha ricevuto una lettera minatoria battuta a macchina con all’interno un proiettile, con l’intento di intimidirla e spingerla a non divulgare più ciò in cui crede.
Ma come ribadito ieri dall’immunologa a ‘In mezz’ora’ su Rai3, le minacce non hanno sorbito l’effetto sperato, puntualizzando: “Se dicessi che non bisogna vaccinare i bambini, non sarei un buon scienziato. L’obbligo vaccinale penso che sia corretto. Dobbiamo vaccinarci, è necessario per raggiungere l’immunità”.
Inoltre, Viola aggiunge: “Ci sono stati errori di comunicazione. Penso che dovremmo smettere di dare come prima notizia del giorno il numero dei contagi”, così da evitare di creare ancora più ansia
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