"La crisi ha anche reso più visibili alcune sfide: deficit e debito più elevati, divergenze e disuguaglianze più ampie e la necessità di maggiori investimenti. Abbiamo bisogno di regole di governance economica in grado di affrontare queste sfide a testa alta".
Queste la parole con le quali il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, ha presentato il documento per il rilancio e la riforma del Patto di stabilità.
"Rendere le nostre società ed economie più sostenibili, eque e competitive e pienamente preparate per le sfide future" è il fine ultimo di questa azione rivolta ad una riduzione progressiva del debito e ad una maggiore tutela degli investimenti.
Riduzione del debito pubblico che, come ribadito da Paolo Gentiloni, era un problema già prima del Covid. "Oggi - ha dichiarato - il forte sostegno pubblico anti-ciclico fa stimare che circa il 19% del Pil, tra il 2020 e il 2022, sarà stato necessario per sostenere i lavoratori del settore sanitario e l'occupazione. Dobbiamo chiederci come le nostre regole possano garantire una riduzione graduale del rapporto debito/Pil, in maniera compatibile ad una crescita sostenibile".
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