Ad est dell’aeroporto di Boccadifalco, ai piedi della “conigliera”così conosciuta dai palermitani, sotto la via Umberto Maddalena, sorge la Fonte del Gabriele dall’arabo Garbel o Garbellei che significa Grotta irrigante, un tesoro sotterraneo, oggi gestito dall’Amap e che incanta chiunque ci entri dentro.
Alle sorgenti si arriva da via Villa Nave o da via Riserva Reale ma purtroppo la visita è consentita solo durante eventi speciali ed organizzati, come per “Le vie dei tesori”.
Il sito del Gabriele è in realtà costituito da quattro sorgenti denominate Cuba, Gabrielotto, Campofranco e Nixio. L’alimentazione della falda proviene dal massiccio Sagana-Monte Cuccio.
Un luogo coperto da volte di mattoni, caratterizzato da una piacevole frescura e dal fruscio delle acque che sgorgando dalle rocce si insinuano tra le pietre formando una sorta di laghetto.
L’acqua si intrufola in cunicoli che passano sotto archi regalando al visitatore uno scenario davvero unico e particolare, un antico “tempio dell’acqua”, che fino ad oggi rifornisce l’acquedotto palermitano.
In fondo al cunicolo i mattoni sono interrotti da una parete di roccia con dei buchi causati probabilmente da candelotti di dinamite che in passato qualcuno avrebbe usato per abbattere lo sbarramento naturale, senza riuscirci.
Dopo pochi metri è impossibile continuare il giro, l’acqua diventerebbe troppo alta per consentirne il passaggio. La visita però continua, questa volta, ripartendo dall’ingresso.
Attraversando dei stretti cunicoli, possiamo arrivare alla fonte Cuba dove possiamo vedere l’acqua che affiora dalle rocce, lo spettacolo a cui assistiamo è assolutamente incredibile.
19/10/2021
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