L’Azienda Ospedaliera di Padova è finita al centro di una complessa polemica per aver escluso un paziente di 56 anni dalle liste dei trapianti di polmone. Gianni Tollardo è affetto da una grave malattia polmonare interstiziale dal 2015. Con il tempo le condizioni dell’uomo sono peggiorate: dopo l’iniziale e categorico rifiuto, solo nel 2019 diede ai medici il consenso di essere inserito nelle liste d’attesa degli organi. Di lì a poco scoppiò la pandemia da Covid-19 e il 56enne non ha mai acconsentito al vaccino, pur rifiutando di essere definito no vax. Infatti, come dichiarato dallo stesso Tollardo, in passato si è sottoposto a tutti i vaccini obbligatori: la rinuncia alla somministrazione del farmaco contro il Sars-Cov-2 nasce dal principio di non voler fare da cavia ad una terapia sperimentale. Sulla base di queste dichiarazioni, l’Unità operativa di pneumologia dell’Università di Padova ha comunicato al signor Tollardo di non essere idoneo al trapianto, non per “una motivazione ideologica” strettamente legata virus, ma perché sono emersi “tratti paranoici legati alla vaccinazione Covid, che potrebbero influenzare l’iter trapiantologico in un’ottica di accettazione e adattamento all’organo ricevuto”.
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