Il conflitto in Ucraina ha ormai superato i cinque mesi di combattimenti. A difendere il Paese, tra le migliaia di soldati ucraini, un cospicuo numero appartiene al Battaglione ‘Unicorno’, composto da persone della comunità Lgbt+, pronte a perdere la vita per respingere l’armata russa in nome della libertà. In Ucraina, alla comunità gay, sono molti i diritti negati, tra cui quello al matrimonio o il riconoscimento delle unioni civili. Nel Paese, in caso di persone morte nel conflitto o di ricovero in ospedale perché feriti, vengono informati solo i parenti più stretti e il coniuge. Proprio l’alto numero di militari del Battaglione Unicorno ha dato vita ad una petizione, lanciata da un’insegnante, per riconoscere il diritto al matrimonio per le coppie dello stesso sesso. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo quanto riportato dal il New York Times, starebbe valutando la possibilità di riconoscere le unioni civili per coppie omosessuali “ma non a modificare in tempo di guerra la definizione di matrimonio come unione tra un uomo e una donna come espressa nella Costituzione”.
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