Il settore risicolo europeo è sbilanciato verso la Cambogia. Il riso locale non è infatti soggetto a dazi da parte dell'Ue e questo fattore continua a incidere sul mercato.
Una delegazione di Cia-Agricoltori italiani ha partecipato ad una audizione in Commissione Agricoltura della Camera, "per sollecitare le istituzioni nazionali e comunitarie a includere anche il riso nella lista di prodotti su cui sospendere i dazi agevolati alle importazioni dalla Cambogia. In più, già domani 13 febbraio il presidente nazionale di Cia Dino Scanavino incontrerà a Bruxelles anche Sandra Gallina, vice direttore generale della DG Trade della Commissione europea", si legge in una nota diffusa dalla confederazione.
"Se è vero che il riso sta beneficiando della clausola di salvaguardia attivata nel 2019 -ribadisce Cia- è altrettanto vero che si tratta di una misura valida solo per l’Indica e non per le altre varietà. In più - viene precisato nella comunicazione -, la clausola scadrà a inizio 2022 con dazi a scalare, pari a 175 euro la tonnellata nel primo anno, 150 nel secondo e 125 nel terzo".
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