Friedrich Merz è stato eletto Cancelliere federale della Germania al secondo scrutinio del Bundestag, con 325 voti a favore su 618 parlamentari presenti. Ha così superato la soglia necessaria della maggioranza assoluta, fissata a 316 voti. Un traguardo raggiunto dopo una prima votazione fallita in mattinata, che ha segnato un evento senza precedenti nella storia della Repubblica Federale: nessun cancelliere dal 1949 era mai stato costretto a un secondo turno.
La “piccola Grosse Koalition”, formata da CDU-CSU e SPD, disponeva teoricamente di 328 voti, ma al primo scrutinio Merz si era fermato a 310, con 307 contrari, tre astenuti e una scheda nulla. Una prova di forza mancata, che ha esposto le fragilità interne della coalizione e ha alimentato le critiche dell'opposizione.
Un secondo turno decisivo
Il clima politico si è rapidamente intensificato nel pomeriggio. L'Ufficio di presidenza del Bundestag ha convocato un secondo turno per le 15.15, nel tentativo di evitare una crisi di governo prolungata. Alla fine, Merz ha ottenuto il sostegno necessario, grazie anche a una mobilitazione serrata della sua maggioranza. L’annuncio del risultato è stato accolto da un lungo applauso nell'aula parlamentare. Il cancelliere uscente Olaf Scholz è stato il primo a congratularsi, seguito da una lunga fila di parlamentari, compresi esponenti dell’opposizione, come i leader di Alternative für Deutschland (AfD).
Reazioni internazionali: congratulazioni e aspettative
Immediata la reazione delle istituzioni europee. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue, ha definito Merz "un amico e un esperto d’Europa", esprimendo la volontà di rafforzare una collaborazione per un’Unione più competitiva. Congratulazioni anche da parte della presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, del presidente del Consiglio europeo António Costa e del leader del PPE Manfred Weber.
Dal fronte dei capi di Stato e di governo, la premier italiana Giorgia Meloni ha sottolineato l'importanza della cooperazione italo-tedesca su dossier europei, Nato e G7, mentre Emmanuel Macron ha auspicato un “motore franco-tedesco più forte che mai”, annunciando il primo incontro con Merz per domani a Parigi.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso speranza in una “maggiore leadership tedesca negli affari europei e transatlantici”, in un momento in cui l'unità occidentale è considerata cruciale.
Un voto che riflette le fratture politiche interne
Il secondo scrutinio ha però lasciato evidenti segni di tensione. La leader di AfD Alice Weidel ha definito la mancata elezione al primo turno "una buona notizia", chiedendo elezioni anticipate e accusando la coalizione al governo di non avere un vero mandato popolare.
Anche sui mercati finanziari si è fatta sentire l'incertezza: la Borsa di Francoforte ha chiuso in calo dell'1,2%, seguita da Parigi (-0,7%) e Milano (-0,3%). Gli analisti collegano il nervosismo agli interrogativi sulla stabilità politica tedesca e sull'attuazione del piano economico promesso da Merz, incentrato su rilancio industriale e investimenti pubblici.
Le sfide del nuovo cancelliere
Friedrich Merz, volto storico della CDU e figura di spicco dell’area conservatrice tedesca, ha ora il compito di dare stabilità a un governo che parte su fondamenta fragili. Accanto a lui si schierano figure chiave come Jens Spahn, Alexander Dobrindt e la presidente del Bundestag Julia Klöckner. Il nuovo esecutivo dovrà affrontare una crescente polarizzazione interna e un contesto internazionale complesso, tra tensioni geopolitiche, transizione energetica e sfide economiche globali.
L’elezione di Merz segna l’inizio di una nuova fase per la Germania e, con essa, per l’intero progetto europeo.
06/05/2025
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