L’ondata di caldo che ha colpito l’Italia in questa estate 2023 ha provocato un aumento delle temperature anche del Mar Mediteranno, pari a 5-6 gradi superiori alla media del mese di luglio. Il picco di calore della superficie dei mari, secondo il ‘Cmcc’, il Centro euromediterraneo per i cambiamenti climatici di Lecce, è destinato ad intensificarsi ancora nelle prossime settimane e a concentrarsi nell’area del Golfo di Taranto. Il fenomeno non riguarda solo le acque territoriali ma anche gli oceani che, a causa dell’impatto sulle specie sia animali che vegetali presenti nell’acqua, sta cambiando colore. L’esperta Rita Lecci, della divisione Ocean Prediction and Applications del Cmcc, ha spiegato: “L’aumento della temperatura superficiale del mare, normale per le condizioni estive, ha superato la soglia calcolata negli ultimi 30 anni, per più di cinque giorni consecutivi”. L’innalzamento provocherà un cambiamento degli ecosistemi marini, della fauna ittica e della vegetazione marina, in quanto “molte specie di pesci si troveranno di fronte a temperature più alte delle abituali di 3,4 e migreranno verso acque più fredde. Ciò andrà ad influire anche sugli umani perché cambia la quantità e la qualità dei prodotti della pesca”.
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