L’ex governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, carica ricoperta dall’aprile del 1995 fino a marzo 2013, nel febbraio del 2019, fu condannato ad 5 anni e 10 mesi da scontare nel carcere di Bollate, a Milano. Il ‘Celeste’ venne riconosciuto colpevole di corruzione dai giudici della Cassazione, in merito al fallimento delle fondazioni Maugeri-San Raffaele.
L’ex politico, ultrasettantenne, avrebbe potuto espiare la pena fuori dalla Casa di reclusione ma finì comunque dietro sbarre, essendo entrata in vigore, il 31 gennaio 2019, la ‘legge spazzacorrotti’. I legali, dopo aver fatto ricorso, riuscirono a far ottenere a Formigoni i domiciliari nel luglio del 2019, in quanto la legge non ha effetto retroattivo rispetto al fatto commesso.
L’ex presidente lombardo, nell’autunno del 2020, a meno di quattro anni dalla fine della pena, fissata per marzo 2024, come prevede la legge presentò l’istanza per l’affidamento in prova ai servizi sociali. Nelle scorse ore, è stata diffusa la notizia che Roberto Formigoni ha ricevuto il parere positivo dei giudici Sorveglianza di Milano, e potrà insegnare italiano alle suore straniere presso l’istituto ‘Piccolo Cottolengo Don Orione’.
12/10/2022
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