Teatri e cinema chiusi, ma all'appuntamento più atteso dell'anno non ci si può di certo rinunciare. Arrivano le date che vedranno come ogni anno al primo posto di audience il tanto aspettato Festival della Canzone Italiana. Come annunciato dalla Rai il Festival si svolgerà nelle serate che vanno dal 2 al 6 Febbraio e per di più con la presenza del pubblico in sala, nonostante la pandemia che a quanto pare non basta per fermare il Festival più importante del mondo nella storica sede del teatro Ariston. Si era precedentemente parlato di una possibile ipotesi, ma subito dopo accantonata, di utilizzare una nave come “bolla” per accogliere gli spettatori che sarebbero poi stati portati in teatro.
Già a partire da oggi, sono previsti sopralluoghi in città per assicurarsi che siano presenti su tutto il territorio le norme anti contagio e verrà indetta una riunione con la questura per valutare tutti gli aspetti relativi alla sicurezza.
Non è da escludere che almeno una parte del pubblico possa essere rappresentata dagli operatori sanitari, già vaccinati, in omaggio a chi in questi mesi è stato in prima linea nella battaglia contro il virus. Oscillerebbe invece tra i 70 e gli 80, il numero dei giornalisti di diverse emittenti televisive e radiofoniche che avrebbero l' “onore” di prendere parte allo spettacolo
Ad esprimere preoccupazioni sull'organizzazione del festival, sarebbe invece Enzo Mazza il presidente della FIMI, la Federazione dell'Industria Musicale
"Finora - ha dichiarato il presidente - si è parlato soprattutto del contorno, delle preoccupazioni per ristoranti, commercianti, per il palco in piazza Colombo. Oppure si è parlato del pubblico e della nave come ipotesi per garantirne la sicurezza o dell'organizzazione della sala stampa. Ma il festival è fatto di tanti elementi, a partire dagli artisti in gara che dagli hotel devono essere portati all'Ariston per le prove e per le esibizioni, con regole molto precise per ridurre al minimo i rischi. Per quanto riguarda ciò che accade all'esterno, le regole ci sono e sono quelle previste dal nuovo decreto: se i concerti non si possono tenere, se i ristoranti sono chiusi, non capisco di che cosa stiamo parlando. Quelle disposizioni valgono per tutta Italia e quindi anche per Sanremo". Per l'industria musicale, l'importante è anche fare presto: "Servono regole precise perché tutto va organizzato, a partire dalle uscite dei dischi".
20/01/2021
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