Piazza San Pietro è già gremita fin dalle prime luci dell’alba. Turisti, pellegrini, scolaresche e gruppi di fedeli stanno affluendo in Vaticano per accompagnare, con commozione e silenzioso rispetto, il passaggio del feretro di Papa Francesco, in arrivo questa mattina da Casa Santa Marta.
È una folla composta, fatta di volti commossi, mani giunte, occhi rivolti verso la Basilica che si staglia maestosa sullo sfondo. Ci sono gruppi arrivati da ogni angolo del mondo, ma anche italiani venuti quasi per caso e che oggi si trovano testimoni di un momento storico. "Avevamo organizzato il viaggio da tempo, non ci aspettavamo di ritrovarci qui a dare l’ultimo saluto a Papa Francesco", racconta la signora Anna, parte di un gruppo di anziani in gita da Lecce. "Siamo ancora increduli".
Tra la folla, si distinguono anche i colori e le bandiere dei fedeli venuti da lontano. Spicca un gruppo giunto da Tehuacán, in Messico. Una donna, visibilmente emozionata, condivide il suo pensiero: "Mi incantava la sua umiltà, la sua maniera di dirci le cose. Ma soprattutto, la cosa più meravigliosa che ci lascia è la speranza. La speranza che siamo vivi, di essere amati da Dio e di avere tutti la misericordia del nostro Signore Gesù Cristo".
Non mancano scolaresche, con insegnanti che cercano di spiegare ai ragazzi il significato e la portata di ciò che stanno vivendo. Un’occasione irripetibile, che intreccia storia e spiritualità nel cuore della cristianità.
Imponente, ma discreta, la presenza delle forze dell’ordine, della Protezione civile e del personale sanitario. L’intera area è sotto un’attenta vigilanza, mentre centinaia di giornalisti delle principali testate internazionali documentano l’evento minuto per minuto.
L’atmosfera è intensa, sospesa tra dolore e gratitudine. È il popolo di Papa Francesco – quello degli ultimi, degli umili, di chi ha creduto in una Chiesa più vicina – che oggi si stringe attorno al suo pastore per un ultimo, affettuoso addio.
23/04/2025
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