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FORTE TERREMOTO SCUOTE LE ISOLE EOLIE

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Un forte terremoto ha colpito l'area delle isole Eolie  con una scossa di magnitudo 4.8 registrata alle 16.19 nelle acque tra Alicudi e Filicudi. Il sisma, secondo le rilevazioni dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), si è verificato a una profondità di 17 chilometri ed è stato avvertito distintamente anche a Palermo, Reggio Calabria e nelle province limitrofe.

Un'area sismicamente attiva

Secondo Stefano Branca, direttore dell'INGV di Catania, il terremoto ha interessato una zona caratterizzata da un'intensa attività tettonica. "Si tratta di un'area di dinamica attiva, quindi è caratterizzata da eventi sismici ricorrenti", ha dichiarato Branca, sottolineando che la zona del Tirreno meridionale è attraversata da strutture tettoniche che rendono frequenti eventi di questo tipo.

L'epicentro è stato individuato a circa 50 km dalla costa settentrionale della Sicilia. La scossa principale è stata seguita da altre quattro repliche di minore intensità, con magnitudo compresa tra 2.5 e 3.4. L'INGV ha evidenziato che questa zona è parte di una fascia sismica ben conosciuta, che si estende parallelamente alla costa siciliana e che in passato ha registrato terremoti di magnitudo fino a 6, come quello avvenuto al largo di Palermo nel 2002.

Precedenti storici e nessun rischio tsunami

L'arcipelago eoliano è stato colpito storicamente da diversi terremoti di magnitudo significativa, tra cui quelli del 28 maggio 1980 (Mw 5.7), del 5 marzo 1823 (Mw 5.8) e del 27 gennaio 1939 (Mw 5.1), che provocò danni all'isola di Filicudi.

Lucia Margheriti, direttrice dell'Osservatorio Nazionale Terremoti dell'INGV, ha rassicurato sulla mancanza di rischio tsunami. "Considerata la magnitudo moderata del sisma e il fatto che sia avvenuto in mare, ci aspettiamo al massimo qualche scossa di assestamento", ha spiegato l'esperta. Margheriti ha inoltre ricordato che la zona è sismicamente attiva a causa della spinta della placca africana contro quella europea, ma che la sequenza sismica attuale sembra essere poco intensa.

Monitoraggio da parte del governo

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sta seguendo da vicino l'evolversi della situazione ed è in costante contatto con il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci, il Capo della Protezione Civile Fabio Ciciliano e le autorità competenti. Una nota di Palazzo Chigi conferma che il governo è pronto a coordinare eventuali interventi in caso di necessità.

Al momento, non si segnalano danni a persone o edifici, ma le autorità continuano a monitorare la situazione per prevenire eventuali criticità legate alla sequenza sismica in corso.

08/02/2025

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