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CECILIA SALA TORNA A CASA

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La liberazione della giornalista Cecilia Sala, annunciata ieri da Palazzo Chigi, ha scatenato una valanga di reazioni unanimi di gioia e riconoscenza nel panorama politico italiano e internazionale. La notizia, accolta con sollievo e soddisfazione, è diventata motivo di celebrazione bipartisan, confermando il successo dell’approccio diplomatico e del lavoro di squadra messo in campo dall’Italia.

Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha parlato di "profonda e commossa gratitudine al governo e alla nostra diplomazia per l'impegno straordinario che ha permesso di ottenere, in tempi rapidissimi, un risultato davvero eccezionale". Parole simili sono state pronunciate dal presidente della Camera, Lorenzo Fontana, che ha espresso "gioia e sollievo". In Aula, al Senato, la notizia ha scatenato un lungo applauso da parte dei parlamentari.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, nel sottolineare il “grandissimo impegno nel silenzio”, ha rivendicato il lavoro svolto dall’intera squadra diplomatica, pur riconoscendo che l’operazione ha comportato qualche critica durante il percorso. Anche il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha lodato su X il "grande lavoro di Giorgia Meloni in primis e di tutta la squadra dell'Italia".

La premier Meloni è stata al centro degli elogi per la gestione dell’operazione, con parole di apprezzamento che sono arrivate anche dall’opposizione. Pier Ferdinando Casini, senatore del PD, ha riconosciuto: "Bisogna dire che il match winner di questa liberazione lampo è Giorgia Meloni. Chi, come me, è all'opposizione del suo governo deve riconoscere questa realtà perché prima delle nostre divisioni viene l'Italia".

Anche altri esponenti politici hanno sottolineato il valore del lavoro diplomatico e della coesione istituzionale. Elly Schlein, segretaria del PD, ha espresso soddisfazione dichiarando: "Un plauso a tutta la nostra filiera: dal governo, alla diplomazia, ai servizi che hanno reso possibile questo risultato". Giuseppe Conte, leader del M5S, ha condiviso un messaggio simile, definendo la liberazione "la notizia che stavamo aspettando, che speravamo di ricevere il prima possibile".

Da parte di Azione, Carlo Calenda ha scritto su X che è "doveroso riconoscere al governo il merito per l'ottimo lavoro svolto", mentre Matteo Renzi ha sottolineato come questa sia "una giornata di festa per tutto il Paese, senza distinzioni e polemiche".

Anche l'Unione Europea ha accolto la notizia con entusiasmo. Paula Pinho, portavoce della Commissione europea, ha espresso “grande soddisfazione” per la liberazione di Sala, definendola “una notizia molto, molto buona”.

L’operazione, che ha visto il coinvolgimento di vari attori istituzionali e diplomatici italiani, è stata presentata come un esempio virtuoso di collaborazione. "Immenso lavoro", ha sintetizzato Crosetto, elencando i contributi di Palazzo Chigi, della Farnesina, dei servizi di sicurezza e di tutte le figure coinvolte.

La liberazione di Cecilia Sala rappresenta dunque non solo un motivo di sollievo e felicità per il Paese, ma anche un’occasione per celebrare la capacità dell’Italia di lavorare unita per il raggiungimento di un obiettivo comune, al di là delle divisioni politiche.

08/01/2025

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