Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione, anche di terze parti. Cliccando su “Accetta”, proseguendo la navigazione, accedendo ad un’area del sito o selezionando un qualunque suo elemento, acconsenti all’uso dei cookie.

Accetta

Navigazione contenuti

Contenuti del sito

SPIAGGE ITALIANE SEMPRE PIÙ INQUINATE

Immagine dell'articolo

Un dato allarmante emerge dall'ultimo monitoraggio condotto da Legambiente sulle spiagge italiane: una media di 705 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia lineare. Questo risultato, raccolto su 33 spiagge di 12 regioni della Penisola, rivela una situazione critica che richiede un intervento urgente.

Tra i rifiuti più comuni, spiccano mozziconi di sigaretta, pezzi di plastica, tappi, coperchi in plastica, materiali da costruzione e demolizione e stoviglie usa e getta, che insieme rappresentano quasi la metà di ciò che viene trovato lungo le nostre coste.

Particolarmente preoccupante è il dato relativo ai prodotti in plastica monouso, ancora ampiamente presenti nonostante le disposizioni della direttiva europea Single Use Plastics (Sup), entrata in vigore in Italia nel 2022. Questi materiali, insieme alle reti e attrezzi da pesca e acquacoltura, costituiscono ancora il 56,3% del totale dei rifiuti monitorati nel 2024, segnando un andamento che non mostra segni significativi di riduzione negli ultimi anni.

Per affrontare questa emergenza, Legambiente lancia la campagna "Spiagge e Fondali Puliti 2024", che si terrà dal 10 al 12 maggio, dedicata al monitoraggio e alla pulizia dei rifiuti abbandonati su spiagge e arenili. Lo slogan di quest'anno, "Spiagge Pulite? Pinzaci tu!", invita tutti noi a partecipare attivamente alla salvaguardia del nostro ambiente marino.

Analizzando i dati del Rapporto Beach Litter, emerge chiaramente che i mozziconi di sigaretta sono al primo posto nella classifica dei rifiuti raccolti, seguiti da frammenti di plastica, tappi e coperchi. La plastica rimane il materiale più diffuso sulle spiagge, con una percentuale del 79,7% degli oggetti rinvenuti, seguita da vetro/ceramica, metallo e carta/cartone.

Tra gli altri oggetti trovati sulle spiagge monitorate, spiccano le bottiglie di plastica, le buste, i contenitori per alimenti e i bicchieri in plastica, tutti materiali che rappresentano una grave minaccia per l'ambiente marino e la biodiversità.

Un dato particolarmente preoccupante è l'Indice della Pulizia delle Coste, che rivela che il 6,6% delle spiagge monitorate è giudicato "sporco" o "molto sporco". Questo sottolinea l'urgente necessità di adottare misure concrete per invertire questa tendenza e proteggere le nostre preziose risorse naturali.

In conclusione, è evidente che l'inquinamento delle nostre spiagge rappresenta una sfida urgente e globale che richiede l'impegno di tutti. Solo attraverso azioni concrete e un impegno collettivo possiamo garantire un futuro sostenibile per il nostro pianeta e le generazioni future.

03/05/2024

Inserisci un commento

Nessun commento presente

Ultimissime

17 MAG 2024

L’ITALIA TRA I PAESI NON FIRMATARI DELLA DICHIARAZIONE UE SUI DIRITTI LGBTIQ+

L'Italia non firma il documento redatto in occasione della Giornata Mondiale contro l'Omofobia

16 MAG 2024

L'ESSENZA DELLA VITA NEL LIBRO DI STEFANIA LUCCHETTI "MACCHIE DI CAFFE SUI MIEI LIBRI"

L'ESSENZA DELLA VITA NEL LIBRO DI STEFANIA LUCCHETTI "MACCHIE DI CAFFE SUI MIEI LIBRI"

15 MAG 2024

VACANZE ESTIVE 2024

Gli Italiani Scelgono Esperienze Enogastronomiche e Sostenibili

15 MAG 2024

ATTENTATO AL PREMIER SLOVACCO ROBERT FICO

Il Leader Tra la Vita e la Morte

14 MAG 2024

SCRIVERE D'AMORE: NE PARLIAMO CON SENA

SCRIVERE D'AMORE: NE PARLIAMO CON SENA

13 MAG 2024

IL PREMIO AMNESTY INTERNATIONAL ITALIA 2024 PER IL BRANO "LA MIA TERRA" DI DIODATO

Inarrestabile Diodato: Omaggio alla Resilienza di Taranto