I dati del Ministero della Cultura confermano il ruolo centrale del patrimonio artistico e archeologico nel panorama turistico italiano
Anche quest’anno il 1° maggio si è confermato una festa non solo del lavoro, ma anche della cultura. Oltre 235.000 persone hanno scelto di celebrare la giornata visitando musei, siti archeologici e luoghi della memoria distribuiti su tutto il territorio nazionale, secondo i dati diffusi dal Ministero della Cultura. Un’affluenza che sottolinea ancora una volta quanto l’arte e la storia siano elementi centrali dell’identità collettiva e dell’attrazione turistica del Paese.
Colosseo, Pantheon e Fori: i protagonisti romani
Roma si conferma la capitale anche dell’interesse culturale. Il Colosseo ha registrato 31.520 ingressi, il Foro Romano e Palatino ne hanno totalizzati 22.639, mentre il Pantheon, tornato a pagamento dallo scorso anno, ha accolto ben 16.593 visitatori. A questi si aggiungono 23.924 accessi al Vittoriano e Palazzo Venezia e 4.132 a Castel Sant’Angelo.
Pompei, Firenze e Caserta: affluenze da capogiro
Tra i siti più visitati al di fuori della capitale spicca Pompei, che ha superato i 12.000 visitatori, seguita dagli Uffizi di Firenze con 11.836 ingressi, dalla Reggia di Caserta con 10.184 e dalla Galleria dell’Accademia (dove campeggia il celebre David di Michelangelo) con 7.770 visitatori.
Il Giardino di Boboli, altra perla fiorentina, ha visto passare 8.629 persone, mentre Palazzo Pitti ne ha accolte 3.551. Ottimi numeri anche per i Musei del Bargello – Cappelle Medicee (1.952) e le Gallerie dell’Accademia di Venezia (1.193).
Il Sud risponde con entusiasmo
Anche i grandi poli del Mezzogiorno non sono stati da meno. Oltre a Pompei, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli ha registrato 1.693 ingressi, Castel Sant’Elmo e il Museo del Novecento 3.302, e Paestum 2.025. Castel del Monte, patrimonio Unesco in Puglia, ha accolto 1.831 visitatori, mentre la Necropoli dei Monterozzi e il Museo archeologico nazionale di Tarquinia hanno superato i 1.000 ingressi.
Numeri in crescita e segnali positivi
L’affluenza straordinaria conferma l’appeal del patrimonio culturale italiano e la riuscita delle politiche di valorizzazione. "I numeri registrati in tutta Italia parlano chiaro: i luoghi della cultura sono sempre più visti come luoghi di incontro, scoperta e condivisione", ha commentato una nota del Ministero.
In tempi di incertezza economica e geopolitica, l’arte e la storia restano certezze che uniscono e attraggono. Il 1° maggio 2025, con i suoi 235.000 ingressi, diventa così non solo un termometro della vitalità culturale del Paese, ma anche una promessa per il futuro.
02/05/2025
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