L'Ue ha preso una posizione netta nei confronti della produzione e diffusione di armi chimiche.
Nello specifico, come si legge in una nota proveniente da Bruxelles, "il Consiglio ha deciso oggi di prorogare di un anno, cioè fino al 16 ottobre 2022, le misure restrittive contro la proliferazione e l'uso delle armi chimiche. L'attuale regime di sanzioni è stato introdotto per la prima volta nel 2018 e riguarda le persone ed entità direttamente responsabili dello sviluppo e dell'uso di armi chimiche, nonché quelle che le sostengono con mezzi finanziari, tecnici o materiali".
Il provvedimento riguarda attualmente 15 persone e 2 entità per i quali coesistono i divieti di viaggio verso l'UE ed il congelamento dei beni .
Questa misura è la conferma degli sforzi fatti dall'Ue per "contrastare la proliferazione e l'uso delle armi chimiche e a sostenere la convenzione sulla proibizione dello sviluppo, produzione, immagazzinaggio ed uso di armi chimiche e sulla loro distruzione (CWC)".
Una misura importante che è finalizzata, in secondo piano, a debellare ogni sorta di contrasto artificioso dannoso per l'uomo.
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