Milano si ferma oggi per ricordare il 56esimo anniversario della strage di piazza Fontana, uno dei momenti più dolorosi e simbolici della storia repubblicana. Era il 12 dicembre 1969 quando un ordigno esplose nella sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura, causando 17 morti e 88 feriti. Un attacco che segnò l’inizio della cosiddetta strategia della tensione e che ancora oggi resta una ferita aperta nella memoria collettiva del Paese.
Una giornata di commemorazione e memoria
Come ogni anno, Milano accoglie istituzioni, associazioni, studenti e cittadini per una serie di iniziative dedicate al ricordo delle vittime. Il momento più significativo della giornata sarà l’inaugurazione del nuovo memoriale dedicato proprio ai caduti della strage, un luogo pensato come spazio di riflessione e testimonianza, per mantenere viva la memoria delle persone coinvolte e trasmettere alle nuove generazioni il peso storico di quei tragici eventi.
Il memoriale si aggiunge al percorso di memoria già presente in città e intende offrire un punto di riferimento permanente, capace di coniugare ricordo, educazione civica e impegno contro ogni forma di violenza politica.
Una ferita che parla ancora al presente
A 56 anni di distanza, piazza Fontana continua a rappresentare per l’Italia un monito contro il terrorismo e contro ogni tentativo di minare la convivenza democratica. L’anniversario odierno non è soltanto un omaggio alle vittime, ma un invito a mantenere alta l’attenzione sui valori della trasparenza, della giustizia e della responsabilità civile.
Oggi Milano ricorda, ma soprattutto afferma il suo impegno nel custodire la memoria di una strage che ha segnato in profondità la storia del Paese, affinché tragedie simili non si ripetano più.
12/12/2025







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