Il trapianto di organi tra persone viventi, di rene e porzioni di fegato, viene praticato da circa dieci anni anche in Italia. Operare su intestino, polmone o pancreas è, a livello mondiale, estremamente raro e quando questo accade, è inevitabile che susciti l’attenzione di tutta la comunità scientifica. Ieri, l’Ospedale ‘Papa Giovanni XXIII’ di Bergamo ha realizzato il primo prelievo parziale di polmone, a livello nazionale. I medici hanno trapianto dal padre al figlio di cinque anni, affetto da anemia mediterranea, una malattia del sangue ereditaria molto grave, una parte di polmone: l’organo era stato danneggiato in seguito al precedente trapianto di midollo, avvenuto, anche in questo caso, tra i due consanguinei. In seguito alla trasfusione delle cellule staminali emopoietiche si è verificata la rara complicanza del rigetto, ossia, il sistema immunitario del piccolo ha reagito andando ad attaccare il polmone. I medici hanno comunicato che, al momento, la prognosi di entrambi i pazienti è ancora riservata
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