Un gigantesco oggetto dalla forma cilindrica, nei giorni scorsi, è riaffiorato dal mare, a circa 250 a nord della città di Perth, in Australia. Inizialmente, sul luogo della scoperta era intervenuta la polizia che, non conoscendo la natura del grosso agglomerato di metallo di color ottone e ipotizzando la presenza all’interno di combustibili infiammabili, aveva transennato la zona per tutelare l’incolumità dei tanti curiosi. Il ritrovamento ha fatto scattare numerose ipotesi, alcune a dir poco surreali, ma l’intervento di esperti dell’Asa, l’Agenzia spaziale australiana, dopo pochissime ore di rilevazioni, ha chiarito che l’oggetto sarebbe parte di un veicolo spaziale, caduto in acqua. Le grosse dimensioni del cilindro in parte coperto da molluschi e alghe, il che lascia supporre che sia rimasto in acqua per alcuni anni, hanno comunque sorpreso gli esperti ritenendolo un ritrovamento alquanto raro. L’archeologa spaziale Alice Gorman della Flinders University di Adelaide, al The Guardian ha spiegato che “si tratterebbe della terza fase di un lanciatore di satelliti, probabilmente appartenente al Polar, lanciato nello Spazio dall’India il 15 febbraio del 2017”.
20/07/2023
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