Numerose attività malevoli a livello informatico hanno colpito la nostra economia, minacciandone sicurezza e democrazia.
Stando a quanto indicato dall'Ue, queste attività proverrebbero tutte dalla Cina.
L'accesso di numerosi hacker a determinate piattaforme ha compromesso la sicurezza degli utenti degli Stati membri, con particolare riferimento alfenomeno di compromissione del server Microsoft Exchange.
Bruxelles ritiene questo comportamento "irresponsabile e dannoso". Azioni come queste hanno portato "rischi per la sicurezza e perdite economiche importanti per le nostre istituzioni pubbliche e le nostre imprese private, oltre ad aver mostrato effetti di ricaduta e sistemici significativi per la nostra sicurezza, economia e società in generale", si legge in una nota diffusa dall'Ue.
Una unica voce si è mossa verso Est, esortando le autorità cinesi ad un maggiore controllo e al rispetto delle norme previste dagli accordi con le Nazioni Unite.
Nello specifico, l'invito alla Cina è affinché il territorio non venga usato come punto di snodo e propagazione di attività informatiche malevole.
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