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LA 29ª GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL'IMPEGNO

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Nella fredda giornata di oggi, Roma ha visto un'ondata di speranza, determinazione e impegno. Migliaia di persone provenienti da ogni angolo del paese si sono unite al corteo organizzato da Libera per commemorare la 29ª Giornata della Memoria e dell'Impegno, in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Lo slogan "Roma città libera" ha risuonato tra le strade, mentre una marea di individui di tutte le età e provenienze ha marciato fianco a fianco, portando con sé un messaggio di unità e resilienza.

Tra i partecipanti, si sono visti volti di familiari delle vittime di mafia, giovani studenti dalle elementari all'università, sindaci, leader politici, rappresentanti sindacali e religiosi. Questo non è stato solo un evento commemorativo, ma anche un momento di riflessione e azione concreta contro le forze oscure che ancora minacciano la nostra società.

Il culmine della manifestazione è stato raggiunto al Circo Massimo, dove, prima del discorso conclusivo di don Luigi Ciotti, sono stati letti i nomi delle oltre mille persone innocenti uccise dalle mafie. Un momento toccante, reso ancora più solenne dal sottofondo del celebre canone di Pachelbel. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, il sindaco di Bari, Antonio Decaro, il leader del M5S Giuseppe Conte e la segretaria del Pd, Elly Schlein, erano tra coloro che hanno reso omaggio alle vittime, ribadendo l'importanza di mantenere viva la memoria e l'impegno nella lotta contro le mafie.

"Don Ciotti ha pronunciato parole che hanno toccato il cuore di tutti", ha dichiarato un partecipante al corteo. "Memoria e impegno sono i pilastri su cui dobbiamo costruire il nostro futuro, non possiamo permettere che il sacrificio di queste persone sia dimenticato o vanificato".

Uno dei momenti più significativi è stato quando don Ciotti ha rivolto la sua attenzione all'ex procuratore nazionale antimafia, Cafiero de Raho, presente tra il pubblico. Con parole di incoraggiamento e gratitudine, don Ciotti ha espresso il suo rispetto per il lavoro svolto da de Raho nella lotta contro il crimine organizzato, sottolineando l'importanza di continuare a combattere contro le mafie con determinazione e coraggio.

Questo evento non è solo un'occasione per commemorare le vittime del passato, ma anche per ispirare una nuova generazione a prendere posizione e a impegnarsi attivamente per un futuro migliore, libero dall'oppressione delle mafie. È un richiamo all'azione, un invito a non restare in silenzio di fronte all'ingiustizia e alla criminalità, ma a unirsi insieme per creare un mondo più giusto e sicuro per tutti.

Il corteo di Libera a Roma ha dimostrato che la lotta contro le mafie è una causa che unisce le persone di tutte le età, provenienze e background. È un impegno che va oltre i confini geografici e culturali, unendo le generazioni presenti e future nella battaglia per la libertà, la giustizia e la pace.  

21/03/2024

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