Le sigle sindacali Cgil e Uil, per manifestare contro la manovra di Bilancio del governo Meloni, per oggi 16 dicembre, hanno indetto uno sciopero generale nazionale.
Le proteste paralizzeranno 11 regioni: Lazio, Lombardia, Campania, Emilia Romagna, Toscana, Liguria, Sardegna, Alto Adige, Friuli, Molise e Basilicata. Le rimostranze causeranno lo stop ai servizi in molti settori, tra cui: Pubblica Amministrazione, industria, trasporti e banche, ad esclusione di scuola, sanità e Poste, quest’ultima impegnata con la riscossione dell’Imu.
In cinque città italiane, Roma, Milano, Palermo, Bari e Cagliari, sono stati organizzati cortei in piazza. Molte le motivazioni dello sciopero, tra cui: riforma fiscale, pensioni, lotta alla precarietà e fisco.
Il segretario Cgil Maurizio Landini ha dichiarato: “Oggi è l’avvio di una mobilitazione perché pensiamo che il Paese vada cambiato. Oggi non è il momento di dare di più a chi ha già, ma di tutelare i redditi e le pensioni basse di chi non ce la fa. Quello che divide il Paese è l’evasione fiscale, la precarietà. Per noi questa è l’inizio di una battaglia”.
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