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OGGI LA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SARA' IN EGITO PER LA COP27, CONFERENZA SUL CLIMA DELL'ONU

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La Presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, oggi è arrivato a Sharm el-Sheikh, in Egitto dove si svolgeranno i lavori del summit della Cop27, conferenza sul clima delle Nazioni Unite.

La Presidente, accompagnata dal ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, partecipa al suo primo appuntamento internazionale insieme ad altri leader mondiali tra cui Biden e il neo primo ministro britannico Rishi Sunak.

Al suo arrivo in Egitto, la Meloni, è stata accolta dal Segretario Generale dell'Onu, Antonio Guterres, e dal Presidente egiziano, Abdel Fattah al Sisi

Il nostro Primo Ministro dopo la cerimonia di apertura del summit parteciperà alla tavola rotonda “Just Transition” prevista alle 13:30 per poi fare il suo intervento durante la sessione plenaria intorno alle ore 18. Non è ancora stato confermato se ci sarà un incontro con il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi, che nel caso avvenga sarebbe il primo incontro tra il Presidente italiano e egiziano dopo l’omicidio di Giulio Regeni, il ricercatore friulano rapito, torturato e Ucciso all’inizio del 2016 al Cairo, che aveva creato una distanza tra i due Paesi.

Nella Cop27 verranno discusse, come ha dichiarato il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry, presidente designato della Conferenza, le questioni che riguarderanno, l’adattamento ai cambiamenti climatici, la mitigazione delle ripercussioni negative, i danni causati dal cambiamento climatico e i possibili finanziamenti.

Durante il summit sono previste sessioni di alto livello che vedono protagonisti capi di Stato e di Governo e tre tavole rotonde in cui  i leader partecipanti pronunceranno discorsi per spiegare gli sforzi dei propri Paesi pianificati e profusi per affrontare le ripercussioni del cambiamento climatico.

In apertura dell’evento politico internazionale, il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha chiesto un Patto di solidarietà climatica fra Stati ricchi e Stati emergenti, ribadendo che il cambiamento climatico è "la sfida centrale del nostro secolo", ma che su questa "stiamo perdendo: le emissioni crescono e le temperature globali salgono".

Nell’edizione di quest’anno dopo la  pandemia di Covid-19 e la guerra russo-ucraina si discuterà inevitabilmente delle conseguenze che ne sono derivate e  uno dei temi nelle discussioni dei prossimi giorni sarà anche il gas naturale, di cui l’Egitto è tra i principali produttori africani.

Nell’edizione della Cop26 di Glasgow, gli Stati partecipanti avevano preso l’impegno di  accelerare la riduzione di combustibili fossili e di emissioni di carbonio e stabilito  di contenere l’aumento medio della temperatura terrestre entro 1,5 gradi rispetto ai livelli pre-industriali, a ridurre del 45 per cento le emissioni di CO2 entro il 2030 ,e  approvare e adottare i meccanismi dell’accordo di Parigi e di raddoppiare le misure finanziarie a sostegno dell’adattamento climatico. I Paesi partecipanti si sono poi impegnati ad aggiornare i piani nazionali con obiettivi più ambiziosi. Ma l’Onu ha comunicato che  finora solo 24 Paesi su 193 hanno presentato i loro piani alle Nazioni Unite e a tal proposito Simon Stiell, segretario esecutivo delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, in un incontro con la stampa di una settimana fa a detto che “I governi nazionali devono rafforzare ora i loro piani d’azione per il clima e attuarli nei prossimi otto anni”.

07/11/2022

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