Nuovo cyberattacco ai danni della Pubblica Amministrazione, il settore che risulta essere tra i più bersagliati dagli hackers. Ieri, la ‘cyber gang’ LockBit, che secondo gli esperti informatici hanno la centrale operativa in Russia, hanno chiesto un riscatto per restituire all’Agenzia delle Entrate i 100 gigabyte di dati sensibili rubati.
Il gruppo di hacker ha colpito con attacchi di tipo ransomware e con un messaggio ha lanciato un ultimatum: “Cinque giorni di tempo per pagare, poi tutto sarà reso pubblico”. Dopo la minaccia, accompagnata da screenshot per dimostrare la sottrazione di documenti, contratti e rapporti finanziari, sono partiti gli accertamenti della Polizia Postale e degli esperti.
Dalle prime indagini, sia gli investigatori che la ‘Sogei’, la Società Generale d’Informatica del Mef, hanno dichiarato: “ non risultano essersi verificati attacchi cyber né essere stati sottratti dati dalle piattaforme ed infrastrutture tecnologiche dell’Amministrazione Finanziaria”. Piuttosto, è risultato esser stato hackerato il profilo di un utente privato
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