"Il manifestarsi dei primi focolai di Coronavirus nel Nord Italia monopolizza da venerdì le edizioni di prime time, occupando più di metà delle scalette. Titolo unico per Tg4 e Tg La7, che aprono col medesimo annuncio: 'Il virus è arrivato'. Di fronte ad un’emergenza di cui non si può ancora prevedere la concreta portata, le testate operano per garantire report efficaci sulla situazione dei malati e delle operazioni di contenimento del contagio; diversi gli esperti consultati. In un quadro che offre notizie inevitabilmente allarmanti, i Tg si dimostrano attenti, ma non 'isterici', rilanciando i messaggi rassicuranti del Premier Conte e del Ministro Speranza, invitando la popolazione alla calma". E' il primo sguardo di Eurispes al fenomeno.
"Unica eccezione - ri legge nel report dell'ente - Tg4 che, nonostante la conduzione rinnovi gli inviti alla calma, scivola a metà edizione su un servizio particolarmente ansiogeno il quale – con sottofondo musicale inquietante – parla dei pericoli del contagio, dei limiti nelle azioni di controllo e del ruolo avuto da alcuni “superuntori” nel diffondere, inconsapevolmente, il virus. Diverso l’atteggiamento del Tg5, che nei suoi servizi ricorda ai telespettatori le opportune misure da prendere nel caso si sospetti il contagio: restare a casa, non andare in ospedale, chiamare un medico. Tg5, Tg3 e Tg1 si interessano, inoltre, dei fronti del contagio negli altri paesi, segnalando la situazione problematica in Iran e in Corea".
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