Non potevamo non recensire Il Migliore Amico di giochi " di Sandro Cartei con edizioni Sportitalia Edizioni.
Quanto si può amare un pallone? E quanti ricordi può racchiudere ?
Un libro malinconico, a tratti divertente e certamente romantico, un libro che naviga tra i ricordi di un tempo lontano presente nei ricordi e negli occhi.
Cosa può racchiudere un pallone? E cosa può significare?
Un vecchio pallone di cuoio rattoppato, trovato per caso in un campetto parrocchiale: oggi un“oggetto” insignificante, ma per noi, figli di quella generazione nata negli anni ottanta, un oggetto dal significato indescrivibile. Ore, giornate, anni passati a dare calci a quel pallone “fantasticando con la mente immaginandomi chissà quale partita e chissà in quale stadio”. Poi ti accorgi che il tempo scorre veloce, diventi adulto, ma il tuo “migliore amico di giochi” è sempre lì a fianco a te, insegnandoti le cose fondamentali e l’essenza della vita stessa: il sacrificio, la disciplina, il rispetto,il dolore (anche fisico), la gioia, il divertimento, la fortuna, la sfortune.
Un libro da leggere per tutti i nati in quel mondo senza tempo in cui un pallone che rotolava aveva ancora un profondo significato, un mondo fatto di partite per strada e campioni descritti per radio, ben lontani dal calcio di oggi miliardario e poco poetico.
Queste le parole dell'autore sul testo " Ad appena 17 anni, non ancora compiuti, ebbi la fortuna di giocare titolare, fin da subito, in una squadra di una buona categoria a livello dilettantistico regionale. Poi il bivio: il calcio o la scuola? Il calcio o il lavoro? Scelsi la scuola ed il lavoro, ma il mio migliore amico di giochi mi ha fatto sentire “calciatore vero” e mi ha sempre accompagnato come “una lieve brezza, che mi dava sollievo e divertimento, durante le esperienze “vere” della vita”. Un libro da leggere non senza versare qualche lacrima di malinconia.
21/08/2020
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