Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione, anche di terze parti. Cliccando su “Accetta”, proseguendo la navigazione, accedendo ad un’area del sito o selezionando un qualunque suo elemento, acconsenti all’uso dei cookie.

Accetta

Navigazione contenuti

Contenuti del sito

La Repubblica di San Marino e le restrizioni COVID Italiane

Immagine dell'articolo

Un argomento  molto sentito negli ultimi giorni è quello che vede protagonista la Repubblica di San Marino, che attualmente si rifiuterebbe di attuare un protocollo restrittivo alle attività per fronteggiare l’emergenza Corona Virus. Davanti a questa scelta, gli Italiani della costa Romagnola, che si vedono costretti ad una chiusura anticipata delle attività alle 18:00 decidendo così di aggirare il problema “timeing” spostandosi, dopo il suddetto orario,  a circa 35 km da Rimini per poter entrare nella “terra della libertà”. 

Nella Repubblica di San Marino, che ricordiamo  è un microstato all’interno del territorio Italiano, tutte le attività di ristorazione possono proseguire indisturbate oltre le 18:00, così come le palestre, i cinema e altre attività che sono un’indispensabile fonte per l’economia del paese.

Oltre ad  essere una fonte di guadagno però, i ristoranti e i bar che possono rimanere aperti, sono anche fonte di gioia per tutti quei Romagnoli stanchi delle oppressive regole dettate dal governo Italiano, che ci ha privati anche della possibilità di un aperitivo in centro città con qualche amico. I ristoranti rimangono aperti rispettando le normative igieniche previste, come l’uso della mascherina e la presenza dei dispenser di gel igienizzante mani, all’entrata delle attività e sottoponendosi poi ai regolari controlli delle forze dell’ordine.

Oggi, la Repubblica di San Marino appare come un piccolo angolo di paradiso dove regna l’armonia e la speranza che in qualche modo si possa tornare ad una vita normale. Questa stabilità e il senso di serenità che si evince dalle immagini che ci vengono trasmesse viene accompagnato anche dalle parole di Federico Pedini Amati, il Segretario di Stato per il Turismo, che conferma di aver ricevuto delle lamentele dai comuni limitrofi riguardo ad un potenziale aumento dei contagi  a causa della mancanza di norme restrittive che comporterebbe un fallimento delle misure preventive adottate in Romagna. Lo stesso Amati ha poi proseguito dicendo che, nel caso si registrasse un aumento della curva epidemiologica, verranno prese tutte le misure necessarie che attualmente però non lo sono,  in vista del fatto che ristoratori e clienti sono molto attenti nel rispetto delle norme sanitarie imposte dal governo. Attualmente la Repubblica di San Marino è una grande concorrente economica per le attività Romagnole che ha non solo la possibilità di accogliere una maggiore clientela in merito agli orari dilatati, ma è anche fonte  di attrazione di molti ragazzi Italiani della costa che preferiscono recarsi lì piuttosto che essere costretti a tornare nelle proprie case dopo l’orario di chiusura dei bar e dei ristoranti.

Il governo della Repubblica di San Marino è tranquillo e la situazione procede senza creare allarme nei residenti e senza una prospettiva di lockdown, che invece per alcune regioni Italiane è già presente.

11/11/2020

Inserisci un commento

Nessun commento presente

Ultimissime

01 LUG 2025

IL CARACALLA FESTIVAL 2025 SI APRE “TRA SACRO E UMANO”

grande musica, danza e lavoro per mille professionisti

01 LUG 2025

CLIMA, LA COMMISSIONE UE PRONTA A PROPORRE TAGLIO DEL 90% DELLE EMISSIONI ENTRO IL 2040

Atteso domani il nuovo target climatico

27 GIU 2025

USTICA, 45 ANNI DOPO: MATTARELLA CHIEDE ANCORA VERITÀ

"La Repubblica non si arrende"

27 GIU 2025

MONTESILVANO FUTSAL CUP: DA TUTTO IL MONDO PER GIOCARE A CALCIO A 5

Dal 28 giugno al 3 luglio uno dei più importanti tornei giovanili di futsal

23 GIU 2025

GIANFRANCO FINI A UN ALTRO PIANETA

In politica grazie a John Wayne e se penso alla candidatura del 1993... mi brillano gli occhi

23 GIU 2025

ALLERTA TERRORISMO IN ITALIA

29 mila obiettivi sotto sorveglianza dopo l’attacco Usa in Iran