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MATTARELLA RICORDA LA TRAGEDIA DELLE FOIBE

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Nella Giornata del Ricordo, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha riportato l'attenzione su una pagina dolorosa e spesso dimenticata della storia italiana: la tragedia delle foibe. Con parole toccanti e precise, Mattarella ha sottolineato l'importanza di non dimenticare le sofferenze inflitte agli italiani in quei tragici eventi.

"Un muro di silenzio e di oblio - un misto di imbarazzo, di opportunismo politico e talvolta di grave superficialità - si formò intorno alle terribili sofferenze di migliaia di italiani", ha dichiarato il Presidente al Quirinale. Queste parole rappresentano un richiamo alla necessità di fare i conti con un passato che troppo spesso è stato relegato nell'ombra.

Mattarella ha sottolineato che la violenza che si scatenò contro gli italiani nelle zone delle foibe non può essere ridotta a semplici atti di vendetta o giustizia sommaria contro i fascisti occupanti. È importante comprendere che molte delle vittime non avevano alcun legame con il regime di Mussolini, ma erano semplicemente cittadini innocenti, funzionari, militari, sacerdoti, intellettuali o impiegati.

Le foibe non rappresentano solo un'atrocità, ma anche un momento cruciale nella storia italiana, segnato da un esodo forzato e da un trauma che ha influenzato profondamente la nascente Repubblica. È fondamentale ricordare e onorare la memoria di coloro che hanno perso la vita o che sono stati costretti a lasciare le proprie case e le proprie terre.

Questo ricordo deve andare oltre la mera commemorazione. Deve essere un impegno costante a preservare la verità storica, a combattere l'oblio e a promuovere la comprensione e la riconciliazione. È un dovere morale nei confronti delle vittime e delle future generazioni.

Il discorso di Mattarella è un monito contro l'indifferenza e l'ignoranza, invitando tutti noi a confrontarci con la nostra storia e ad assumerci la responsabilità di tramandare la memoria di queste tragedie. Solo così possiamo costruire un futuro fondato sulla giustizia, il rispetto e la solidarietà.

09/02/2024

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