Quella in Afghanistan è una situazione difficile, anche perché è difficile cercare e pensare di trovare il dialogo con i talebani.
E' questo il pensiero della giornalista esperta di mondo islamico Souad Sbai che, in una intervista a RomaPolitica.it, ha fatto il punto su un quadro che ha tutti i connotati di una matassa difficile da sbrogliare...
"Stabilire un contatto con i talebani equivale a stringere accordi con quei terroristi che, vent’anni fa, insieme ad Al Qaeda, hanno sterminato una buona parte della popolazione afgana. Chi pensa di colloquiare con i talebani commetterà un errore imperdonabile", afferma Sbai.
La giornalista etichetta come "mossa gravissima" il ritiro delle truppe americane: "I talebani hanno trovato terreno fertile, un corridoio aperto contro una popolazione completamente disarmata. È stato fin troppo facile".
Poi, in chiusura, la situazione femminile: "I talebani, in quanto terroristi criminali, non avranno pietà per nessuno, tanto meno per le donne - avverte Sbai -. Chi riconoscerà il governo sarà complice del massacro e dello sterminio di un popolo intero. La situazione delle donne afgane, come già successo in passato, si prospetta drammatica".
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