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TERREMOTO POLITICO IN FRANCIA: LA DESTRA SORPASSA MACRON

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Le recenti elezioni europee hanno scatenato un vero e proprio terremoto politico in Francia, dove la destra del Rassemblement National ha ottenuto più del doppio dei seggi rispetto al partito del presidente Emmanuel Macron. Questo risultato ha portato Macron a sciogliere il Parlamento e a convocare nuove elezioni. Parallelamente, in Belgio, il premier Alexander De Croo si è dimesso dopo i risultati delle elezioni nazionali, un ulteriore segnale della grande instabilità politica che sta attraversando l'Europa.

Le tendenze emergenti

A livello europeo, le proiezioni del Parlamento indicano una crescita del Partito Popolare Europeo (PPE) e delle destre nazionaliste, mentre le sinistre mantengono le loro posizioni e i Verdi e i Liberali subiscono perdite significative. L'affluenza è stata stimata al 51%.

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato: "Abbiamo vinto le elezioni europee. Costruiremo un bastione contro gli estremisti al Parlamento europeo". La cosiddetta "maggioranza Ursula" (PPE, Socialisti, Liberali) raggiunge 398 seggi, superando la maggioranza assoluta di 361 seggi. Tuttavia, una possibile maggioranza di destra (PPE, ECR, ID) non raggiunge i 314 seggi necessari.

La nuova Eurocamera

Secondo le proiezioni, il PPE risulta il primo gruppo con 186 seggi, seguito dai Socialisti e Democratici (S&D) con 133 seggi e dai Liberali di Renew Europe con 82 seggi. I Conservatori e Riformisti Europei (ECR) ottengono 70 seggi, mentre i nazionalisti di Identità e Democrazia (ID) ne ottengono 60. I Verdi si fermano a 53 seggi e La Sinistra a 34.

I risultati nazionali

Francia

In Francia, il Rassemblement National guida con 31 seggi, aumentando di 8 rispetto al 2019, mentre la lista di Macron scende a 14 seggi, perdendo 9. I Socialisti ottengono 13 seggi (+7), La France Insoumise 8 seggi (+2), i Repubblicani (PPE) 6 seggi (-2), i Verdi 5 seggi (-8) e Reconquete (ECR) 4 seggi.

Germania

In Germania, la CDU/CSU (PPE) è prima con 30 seggi, seguita dall'AfD (non iscritti) con 17 seggi, i Verdi con 16, l'SPD (S&D) con 14, l'FDP (Renew) con 8 e La Sinistra con 4 seggi. L'affluenza è stata del 64%.

 

Spagna

In Spagna, il Partito Popolare (PPE) è in testa con il 32,4%, seguito dal PSOE (S&D) con il 30,2%, Vox (ECR) con il 10,4%, Sumar (Sinistra/Verdi) con il 6,3% e Podemos (Sinistra) con il 4,4%.

Polonia

In Polonia, il partito di Donald Tusk (PPE) conferma il suo vantaggio, con 21 seggi contro i 19 del PiS dell'ex premier Mateusz Morawiecki. Sei seggi vanno a ID e 3 a S&D.

Altri paesi

In Austria, l'FPO (ID) risulta primo con 6 seggi. In Olanda, la coalizione laburisti-verdi ottiene 8 seggi, i Liberali e ID 7 seggi ciascuno, e il PPE 6 seggi. In Grecia, Nuova Democrazia (PPE) è prima con 8 seggi. In Bulgaria, il PPE ottiene 6 seggi, i Liberali 5, e i Socialisti 2.

Analisi e prospettive future

I risultati delle elezioni europee mostrano un panorama politico frammentato con un rafforzamento delle forze nazionaliste e conservatrici in diversi paesi. Nonostante ciò, la "maggioranza Ursula" mantiene una posizione di forza, permettendo a Ursula von der Leyen di proporre un'alleanza pro-UE per stabilizzare il Parlamento europeo. La presidente della Commissione ha lanciato un appello ai Socialisti e ai Liberali per formare una coalizione che possa contrastare l'avanzata degli estremisti.

Le dinamiche politiche nazionali, come dimostrato dai casi di Francia e Belgio, sottolineano le sfide che i leader europei dovranno affrontare nei prossimi anni per mantenere la coesione e la stabilità all'interno dell'Unione Europea.

10/06/2024

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