Ottanta anni fa Altiero Spinelli scrisse, insieme ad Ernesto Rossi, quello che può essere considerato come il primo documento ufficiale che parla di un'Europa unita: il Manifesto di Ventotene, uno dei testi che ha maggiormente ispirato la creazione dell'attuale Unione Europea.
Per l'anniversario, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è andato sull'isola, nel Lazio, per presenziare al seminario dei federalisti europei. Nell'occasione ha fatto visita alla tomba di Spinelli, sepolto proprio nel cimitero di Ventotene, dove ha deposto una corona di fiori in memoria.
Il Manifesto di Ventotene «Per un'Europa libera e unita», redatto nel 1941 da Altiero Spinelli e Ernesto Rossi mentre si trovavano al confino come oppositori del regime fascista, è ancora oggi un testo di straordinaria, pulsante attualità.
La costruzione europea in questi difficili giorni si trova a un punto di svolta, è sotto assedio. Deve fronteggiare questioni epocali: la crisi economica, le migrazioni, la criminalità organizzata, l'instabilità geopolitica ai nostri confini determinata da conflitti, terrorismo, povertà. Ed è minacciata ovunque da nazionalismi, populismi e sentimenti di disaffezione e sfiducia nei confronti di un progetto percepito come lontano dagli ideali iniziali ed incapace di garantire benessere e futuro dei cittadini.
Il Manifesto di Ventotene prefigurava la necessità per l'ideologia europeista di istituire una federazione europea dotata di un parlamento e di un governo democratico con poteri reali in alcuni settori fondamentali, come economia e politica estera.
30/08/2021
Inserisci un commento