Quanto accade in Bielorussia preoccupa, e non poco, l'Europa.
Dal 9 agosto, quando si sono tenute le Presidenziali nel Paese, l'attenzione dell'Ue è stata rivolta sempre li, anche a causa dei disagi e dei disordini che ne sono seguiti.
"Le elezioni, tuttavia, non sono state né libere né eque", si legge in una nota arrivata da Bruxelles.
Una presa di posizione, questa, che mina i rapporti tra Bielorussia ed Unione europea, distesi da quando nel 2015 ci fu la liberazione di alcuni prigionieri politici.
"Le autorità statali hanno fatto ricorso in modo sproporzionato e inaccettabile alla violenza, risultata in almeno un decesso e numerosi feriti. Migliaia di persone sono state arrestate ed è stata inasprita la repressione delle libertà di riunione, dei media e di espressione. Invitiamo le autorità bielorusse a rilasciare immediatamente e senza condizioni tutte le persone arrestate. Da relazioni credibili di osservatori nazionali emerge inoltre che il processo elettorale non è risultato conforme alle norme internazionali che uno Stato membro dell'OSCE dovrebbe rispettare", si legge ancora nella nota dell'Ue.
L'invito dell'Europa è al dialogo.
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