È uscito recentemente anche in inglese il volume dello storico Marco Buttino: Samarcanda. Storie in una città dal 1945 a oggi, edito da Viella . Si tratta di un’altra opera importante dell’autore che si occupa ormai da anni di Unione Sovietica e, in particolare, della natura dell’esperienza socialista nei territori dell’Asia centrale
L’esplorazione della città mitica, soprattutto nell’immaginario italiano, di Samarcanda si svolge nel volume attraverso le coordinate narrative della storia e della geografia.
L’autore non solo ci accompagna dai secoli precedenti all’instaurazione del potere socialista, in quello che oggi è l’Uzbekistan, fino ai risvolti conseguenti al collasso dell’Urss nel 1991, ma ci guida anche quasi turisticamente tra i diversi quartieri che compongono la città. Le foto inserite nel volume non solo fanno da corredo alla trattazione storico-antropologica, ma offrono un’idea della Samarcanda di un tempo e di oggi.
Concentrandosi in particolare sulla storia delle diverse comunità che componevano il tessuto sociale urbano e ricordandoci che il nocciolo più antico della città è quello tagiko,Buttino non ci abbandona mai nella lettura, recuperando i fili della trattazione ogniqualvolta rischiamo di perderci nelle diverse periodizzazioni.
Lo storico si sofferma più volte sulla sottile e fluida linea negoziale che in epoca sovietica passava tra potere centrale moscovita, autorità locali e quotidianità e che in sostanza rendeva ogni repubblica sovietica a suo modo. Questo studio preciso e puntuale della città di Samarcanda nel corso del Novecento è infatti funzionale a comprendere, ampliando, il fenomeno locale dell’esperimento statale sovietico.
13/04/2021
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